Tomini di capra con coulis

Non ce ne voglia la tradizione lessicale, ma pensiamo sia giunto il momento di andare oltre il detto che consiglia di non riferire al contadino quanto sia buono il cacio con le pere. Noi preferiamo far sapere a lui e a tutte e tutti voi quanto è buono il tomino fresco di capra con le pere alla Freisa di Chieri Frizzante DOC. Complici un po’ di zucchero e un tocco di sale, il tomino incontra una salsa squisita che danza tra le note secche e armoniose del vino e quelle zuccherine e floreali della pera decana che sposano meravigliosamente la lieve acidità e l’aroma caratteristico del latticino.

Procedimento:

  1. Sbucciare le pere, eliminare la parte centrale contenente i semi, ridurre la polpa a cubetti di un centimetro di lato e porla in un pentolino d’acciaio dal fondo spesso. 
  2. Unire il vino, lo zucchero e il sale. 
  3. Portare a bollore a fiamma moderata e cuocere senza coperchio per 10 minuti o fino a quando i frutti saranno morbidissimi. 
  4. Frullare la preparazione con un frullatore a immersione e proseguire la cottura per pochi minuti: la coulis dovrà velare il dorso di un cucchiaio di metallo. 
  5. Allontanare dal fuoco e lasciare raffreddare. 
  6. Tenere i tomini a temperatura ambiente per alcuni minuti affinché non siano troppo freddi al momento di servirli, dopodiché cospargerli con la coulis.

Ingredienti:

  • 2 pere Decana per un
    peso totale di circa 350
    grammi 
  • 250 millilitri di Freisa di
    Chieri Frizzante DOC 
  • 70 grammi di zucchero
    semolato 
  • Una presa di sale 
  • 16 piccoli tomini freschi
    di capra

 

Ricetta di LIBRICETTE.eu

Clicca qui per tutte le altre ricette

 

Condividi:
Tartine Eleganti con Tomino e Nocciole

Facili, buonissime e scenografiche, queste tartine sanno
stupire con semplicità perché nessuno si aspetta che
in un’elegante torretta rosa antico, appoggiata su una
delicata stella di pane, si nasconda uno stimolante
gioco di sapori e aromi. Gioco cui partecipano il
tomino fresco – che con la sua lieve acidità contrasta
la dolcezza delle cipolle al miele cotte nella Freisa di
Chieri Superiore DOC dalla quale ereditano profumi
e aromi – e le Nocciole Piemonte IGP che non hanno
bisogno di presentazioni.
Ti abbiamo detto abbastanza per convicerti a provare
questa ricetta, vero?

Procedimento:

  1. Utilizzando un taglia-biscotti a forma di stella con larghezza di 7 centimetri, ricavare 16 formine dalle fette di pane, conservando i ritagli. 
  2. Tostare le stelle di pane su entrambi i lati in una grande padella ben calda, poi lasciarle raffreddare su una gratella per dolci. 
  3. Tritare molto finemente la cipolla e sistemarla in un tegame. 
  4. Aggiungere l’olio e una presa di sale, quindi portare su una fiamma moderata. Appena l’ortaggio prenderà calore iniziando a soffriggere, aggiungere il miele e versare il vino. 
  5. Cuocere per 10 minuti a fiamma media. Il liquido dovrà evaporare quasi completamente. Lasciare raffreddare. 
  6. In un cutter riunire le cipolle con il fondo di cottura, 35 grammi di ritagli di pane, il tomino e le nocciole. Azionare la macchina a media velocità fino a ottenere un composto fine e omogeneo. 
  7. Trasferire la preparazione in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia di 1,5 centimetri. 
  8. Creare i mucchietti sulle stelle di pane e rifinire con i ciuffi di prezzemolo.

Ingredienti:

  •  10 fette di pane in cassetta integrale 
  • 30 grammi di cipolla rossa sbucciata 
  • Un cucchiaio colmo di olio extravergine di oliva delicato 
  • Un cucchiaino colmo di miele di acacia 
  • 70 millilitri di Freisa di Chieri Superiore DOC 
  • 90 grammi di tomino fresco 
  • 30 grammi di Nocciole Piemonte IGP in granella 
  • Sale q.b. 
  • Pepe nero macinato al momento q.b. 
  • 10 piccoli ciuffi ci prezzemolo fresco

 

Ricetta di LIBRICETTE.eu

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Ricetta Risotto al Tastasale

Dopo aver chiarito cos’è il Tastasale Veneto, andiamo a vedere come si prepara la tradizionale ricetta del Risotto al Tastasale

Ingredienti per 4 persone                  

  • 320 grammi di riso Vialone Nano Igp
  • 350 grammi di tastasal
  • 100 di burro
  • 80 grammi di formaggio Grana Padano
  • 0,7 litri di brodo di carne;
  • sale e pepe
  • 1 cipolla bianca, aglio e noce moscata
  • ½ bicchiere di vino bianco secco

Preparazione

Preparare 4- 5 bicchieri di brodo e fatelo scaldare in una pentola capiente fino a che non bolle, versare il riso Vialone Nano nel brodo e mescolare lentamente. Se necessario reintegrare di tanto in tanto con altro brodo, in modo che il riso non si secchi durante la cottura.

Nel frattempo iniziare a preparare il tastasal spezzettandolo con le dita e mettendolo in un tegamino e rosolandolo lentamente assieme al burro, la cipolla, tagliata a strisce sottili e uno spicchio di aglio.

Fare poi sfumare con il vino bianco.

Quando il riso arriverà a tre quarti della cottura unite il condimento, amalgamando ben bene il tutto e continuando a mescolare.

Servire con una abbondante spolverata di formaggio Grana Padano e un pizzico di pepe, oppure con un pizzico di noce moscata.

 Il Risotto al Tastasale è un piatto dai sapori decisi e robusti e si abbina perfettamente a i migliori vini rossi del territorio veronese, come il Bardolino Classico, il Valpolicella Classico o il Corvina Veronese.

Se invece amate i vini ancor più corposi, consigliamo anche  Valpolicella Ripasso o un Valpolicella Superiore.

Ecco a voi la ricetta per un ottimo risotto al Tastasal, ma vi sveliamo un segreto, questo fantastico prodotto può essere usato anche per altre preparazioni.

Viene infatti utilizzato anche per preparare un ottimo ragù per buonissime lasagne o pappardelle o pennette. Il risultato sarà sorprendente.

Ma le varianti non si fermano qui è il tastasale può essere preparato anche ai ferri, al posto della salsiccia all’interno di un’ottima grigliata.

Quello che però ci teniamo a sottolineare è l’importanza della qualità del prodotto stesso, qualità garantita dal Tastasale Melotto, preparato nel nostro laboratorio seguendo l’antica tradizione di famiglia.

Dove acquistare il nostro Tastasale ?

Potrete trovare il Tastasale Melotto presso la nostra macelleria ad Isola Rizza o anche nel nostro negozio online in vari formati, sigillati sottovuoto in comode buste monoporzione per garantirne la massima freschezza e qualità.

Condividi:
Pisarei della Val Tidone

In occasione della Val Tidone Wine Fest 30 blogger membri di AIFB sono state chiamate a raccontare la Malvasia di Candia Aromatica vitigno coltivato  in Emilia.

Tra le 19 varietà di Malvasia presenti in Italia quella di Candia è stata indentificata mediante indagine del DNA, risulta essere un’incrocio di Malvasia Aromatica di Parma e un genitore sconosciuto, portando alla luce anche un legame con il Moscato bianco.

Una storia alle spalle che parla di viaggi e commerci, della Serenissima Repubblica Veneziana che la esportava in tuta Europa e faceva arrivare così l’oro giallo aromatico sulle tavole dei nobili.

Ed è così che se a settembre deciderai di visitare il territorio piacentino, non solo per la Val Tidone Wine Fest, ma anche per la Strada dei vini e dei sapori dei Colli Piacentini  

Ti troverai ad esplorare un territorio ricco di storia, le colline piacentine che in questi anni hanno visto crescere e affermarsi i loro vini e con essi la proposta eno-turistica.

Per la challenge #aromamalvasia ho ricevuto una mistery box contenete prodotti food del piacentino e ovviamente lei la protagonista, la Malvasia di Candia Aromatica.

La ricetta:

Per preparare la ricetta si devono utilizzare almeno due ingredienti ricevuti, la Malvasia può essere utilizzata in abbinamento al piatto o come ingrediente della ricetta. Vista la destinazione d’uso del mio blog ho preferito abbinare il vino al piatto e quindi assaggiare gli ingredienti della box assieme al vino, ma anche cercando tra le ricette tipiche del territorio ispirazione anche per una possibile rivisitazione.

Mi capita spesso quando devo raccontare un vino tipico di un territorio di cercare tra le ricette che lo raccontano, e di lasciarmi trasportare per una possibile “modifica” o rivisitazione, questa volta la scelta è ricaduta su Pisarei, tipico gnocco piacentino servito solitamente con i fagioli, leggi la ricetta per sapere come lo preparo, e ora ti lascio all’abbinamento.

In abbinamento Donna Luigia Malvasia Collo Piacentino DOC Torre Fornello

Un vino di carattere che la cantina ha voluto dedicare a Donna Luigia Scotti Douglas, donna dell’ 800,  proprietaria dell’azienda, un vino deciso dedicato a una donna dalla personalità importante.

100% Malvasia di Candia Aromatica, uve raccolte in quattro vigneti differenti, con differenti pendenze, età, esposizione alla luce solare.

Un vino che per un 20% fa affinamento in barrique, il resto acciaio, un vino che da subito all’assaggio mi ha lasciato al palato una nota balsamica, un qualcosa che secondo me si sposa bene con la maggiorana.

Colore giallo intenso con riflessi ancor più carichi, al naso fruttato e speziato, sentori persistenti che poi si ritrovano al palato, con una piacevole nota speziata che rimane sul finale, a mio avviso un vino che si presta all’invecchiamento.

Con la ricetta che leggi sotto crea il giusto equilibrio di dolcezza data dal vino, ma anche dal formaggio, bilancia lo speziato dello zafferano e la terrosità del porcino.

Ingredienti per quattro persone:

Procedimento per preparare i Pisarei:

Per prima cosa prepariamo i Pisarei, che sono uno gnocco di farina e pane dalla forma allungata, tradizionalmente nel piacentino vengono serviti accompagnati da sugo di fagioli.

Per la mia versione ho voluto che il porcino fosse presente nell’impasto dei Pisarei in questo modo, metti ad ammollare in 500 gr acqua tiepida i funghi essiccati per almeno 30 minuti.

Trascorso il tempo estrai i funghi dall’acqua e risciacquali, lascia poi da parte ad asciugare su carta da cucina. Filtra il brodo ottenuti con un colino a maglie strette, porta a bollore aggiungendo qualche rametto di maggiorana, servirà caldo per la preparazione dei nostri gnocchi.

Pesa 235 gr di brodo caldo ma non bollente, in una ciotola mescola pane grattugiato e burro, aggiungi il brodo caldo e fai assorbire. A questo punto aggiungi la farina poco alla volta e crea un’ impasto compatto, lascia riposare coperto per circa trenta minuti.

Taglia l’impasto in varie parti e con le mani crea dei cilindri di pasta che andrai a porzionare in piccoli gnocchi della grandezza di 1 cm.

Allunga l’impasto con il palmo della mano e una volta appoggiato sulla spianatoia con il dito indice schiaccialo in modo da creare un’insenatura, devono essere lunghi circa 3 cm.

Condiamo i Pisarei:

In un pentolino versa la panna, quando sarà calda ma mi raccomando non deve bollire, aggiungi il cacio grattugiato, zafferano, sale e pepe, mescola bene fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

Scalda la griglia, ungi con olio e fai grigliare i porcini, io dopo la cottura alcuni li ho lasciati interi invece altri tagliati a pezzetti, aggiusta di sale.

Porta a bollore acqua a qui avrai aggiunto il restante brodo di porcini, quando bolle aggiungi il sale. Versa i Pisarei e fai cuocere qualche minuto fino a che non saliranno in superficie.

Scola, condisci con un po’ di fonduta, impiatta aggiungendo ancora fonduta sul fondo e i porcini grigliati.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Caesar Salad

Presentazione

La Caesarsalad è un piatto unico ricco di gusto e sapore, che si prepara senza difficoltà: si compone di foglie di insalata romana arricchite con parmigiano e crostini di pane rosolati in padella col Burro Santa Lucia, il tutto amalgamato con una densa salsa a base di tuorlo d’uovo, aglio, aceto, salsa Worcestershire e succo di limone.

Il risultato è un’insalata aromatica che unisce i sapori italiani, dati dalle foglie di lattuga e dal parmigiano tagliato a cubetti, con quelli americani della salsa Worcestershire.

Ingredienti

  1. 3 cespi di insalata romana
  2. sale e pepe
  3. 3 fette di pane casereccio
  4. 1 cucchiaio di salsa Worcestershire
  5. olio extra vergine d’oliva
  6. il succo di 2 limoni
  7. 100 g di cubetti di parmigiano
  8. 1 uovo
  9. 50 g di Burro Santa Lucia Galbani
  10. 1 spicchio d’aglio
  11. 1 cucchiaio di aceto di vino bianco

Preparazione

Vediamo dunque come preparare la famosissima caesarsalad, il piatto ideale per un brunch sfizioso in pieno stile americano.
Per preparare la caesar salad lavate, asciugate e tagliate finemente l’insalata romana e disponetela in una ciotola capiente.
Tagliate a cubetti il pane, in una padella sciogliete il Burro Santa Lucia e versatevi i cubetti di pane facendoli dorare molto bene e rendendoli croccanti.
Preparate la salsa con l’ausilio di un robot da cucina: versate nel bicchiere del robot l’uovo, il succo di limone, l’aceto bianco, l’aglio sbucciato e la salsa Worcestershire; cominciate a frullare aggiungendo poco per volta, e a filo, l’olio fino ad ottenere una salsa simile alla maionese.
Unite all’insalata i cubetti di parmigiano e il pane croccante, infine condite con la salsa appena preparata. Servite la vostra caesar salad ben condita e mescolata.

Complimenti il piatto è pronto!

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Ravioli di pesce

Ricetta che dà freschezza e leggerezza, idea perfetta anche per San Valentino, e in quaresima per i venerdì di magro.

Ho puntato sulla freschezza anche per l’abbinamento vino, con un Cortese di Gavi DOCG che arriva direttamente dal Piemonte, la cantina è Morgassi Superiore, una realtà che crede nella filosofia del viaggio e che con i suoi vini promette questo.

Un vino 100% Cortese di Loc. Sermoria Comune di Gavi, al naso e in bocca fresco, fruttato, spiccato sentore di agrumi, e questo mi è piaciuto per l’abbinamento del piatto in quanto rafforza la nota agrumata presente nel ripieno.

Vino che sicuramente ha un potenziale d’invecchiamento non indifferente, vista la struttura che lo contraddistingue.

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

  • 300 gr semola rimacinata di grano duro
  • 2 uova intere
  • 2 tuorli
  • Per la pasta viola 50 gr di semola e 50 gr di cavolo viola, un cucchiaino di aceto di mele
  • Per la pasta verde 50 gr di semola e 50 gr di spinaci

Per il ripieno:

  • 100 gr di tonno fresco
  • 150 gr di ricotta
  • Aneto
  • Limone non trattato
  • Olio evo
  • Sale
  • Pepe bianco
  • Fiori eduli

Procedimento per preparare i ravioli:

Premetto che io ho realizzato la pasta di tre colori differenti perché volevo dare al piatto un tocco carnevalesco, ma se vuoi puoi preparare solo la pasta classica.

Per prima cosa cuoci a vapore separatamente spinaci e cavolo viola, frulla entrambi con un frullatore a immersione e filtra con colino per ottenere una crema.

Prepara il ripieno, taglia a cubetti il tonno, in una ciotola mescola tonno e succo di limone, aggiungi anche il sale. In una ciotola lavora la ricotta con un filo d’olio evo, zest di limone e aneto.

Ora puoi creare i tre impasti, gli impasti colorati saranno composti da semola e crema di verdura, mentre l’impasto del raviolo vero e proprio sarà composto da semola e uovo.

Prepara gli impasti con planetaria o a mano sulla spianatoia, come vuoi, ma fai riposare trenta minuti coperto con pellicola.

Con la nonna papera stendi la pasta molto sottile, stendi tutti e tre i colori. Con la trafila dei tagliolini ricava le parti colorate del raviolo.

Appiccica sulla pasta neutra le tue “stelle filanti” rosa e verde, schiaccia con un mattarello in modo da unire pasta neutra e colorata.

Trasferisci la crema di ricotta in una sac a poche e crea il ripieno dei ravioli disegnando un quadrato circa cm 8×8 su di un foglio di sfoglia, aggiungi i cubetti di tonno.

Chiudi con una seconda sfoglia e premi bene il contorno del raviolo, taglia con un coppa pasta quadrato cm 10×10.

Cuoci in abbondante acqua salata per 5 minuti, scola e impiatta guarnendo con fiori eduli.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Passatelli con cime di rapa

passatelli primo piatto tipico dell’ Emilia Romagna, Umbria e Marche, un piatto semplice ma ricco di sapore in costante equilibrio tra asciutti o in brodo?

Personalmente li preferisco asciutti, non amo i piatti in brodo, e se di una ricetta esiste la variante asciutta la preferisco.

Nella mia versione ti propongo il contrasto tra il sapore tendenzialmente dolce del passatello, la cima di rapa saltata in padella leggermente amara e con quel tocco di sapidità dato dall’acciuga.

Per bilanciare sapori così decisi avevo bisogno di un vino delicato ma con aromi decisi, la scelta lo Scalabrone di Marchesi Antinori piacevole Rosato della zona di Bolgheri in Toscana.

Cabernet Sauvignon, Merlot ed una parte di Syrah compongono questo vino deciso, caratteristica che contraddistingue le etichette prodotte nel territorio.

Tenuta Guado al Sasso a Bolgheri è la proprietà dove si vinifica questo Rosaro, in alta Maremma a circa 100 km da Firenze, 320 ettari vitati in una zona rinominata come anfiteatro bolgherese, nome dovuto alla sua conformazione.

Bolgheri una denominazione relativamente giovane, ma da anni oramai punto di riferimento italiano nel panorama vitivinicolo internazionale.

Un terreno ricco e sabbioso che nel calice si trasforma in una piacevole sapidità, al naso si riconosco l’aroma di ciliegia e piccoli frutti rossi, tendenzialmente freschi.

Ingredienti per 4 persone:

  • 180 gr di pane grattugiato
  • 180 gr di Parmigiano Reggiano
  • 2 uova
  • 400 gr di cime di rapa
  • 1 spicchio d’ aglio
  • 4 acciughe
  • Noce moscata qb
  • Olio evo
  • Sale

Procedimento:

Prepara i passatelli, in una ciotola versa le uova, il pane grattugiato, Parmigiano Reggiano, la noce moscata, aiutandoti con un cucchiaio inizia ad impastare fino ad ottenere un composto compatto.

Trasferisci l’impasto sulla spianatoia e lavora con le mani, deve risultare un panetto compatto, avvolgi con pellicola e fai riposare in frigo anche tutta la notte.

Lava le cime di rapa e privale della costa centrale, questa operazione vale per le foglie più grandi, per quel che riguarda le foglie piccole sono molto tenere e non è necessario.

Porta a bollore abbondante acqua salata, fai cuocere le cime di rapa per circa un minuto, scola e fai raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio, questa operazione bloccherà la cottura e manterrà il colore verde delle foglie.

In una padella versa un filo d’olio, aggiungi aglio e acciughe fai rosolare e sciogliere le acciughe, taglia le cime di rapa più grandi a pezzi mentre lascia intere le foglie e le cime più piccole.

Salsa in padella con l’aglio e le acciughe, lascia insaporire.

Ora con l’aiuto di uno schiaccia patate creiamo i passatelli, inserisci l’impasto al suo interno, schiaccia e quando avrai ottenuto raggiunto la lunghezza di 5 o 6 cm taglia con un coltello.

Fai cuocere i passatelli in acqua salata per 2 minuti, quindi scolali con l’aiuto di una schiumarola, fai saltare con le cime di rapa e servi ben caldo.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Il mio tiramisù rivisitato

Era una calda e soleggiata giornata d’agosto quando scoprì che erano aperte le iscrizioni alla Tiramisù Word Cup 2022, e anche se mi trovavo in Lessinia lontano dalla calura della Pianura Padana ebbi un cedimento e in men che non si dica mi ritrovai iscritta per l’8 ottobre.

Scherzi a parte, conoscevo la manifestazione e l’iscrizione è stata del tutto intenzionale, un po’ perché le gare sotto sotto mi piacciono, ma soprattutto perché il tiramisù è uno dei dolci che preferisco, quel suo essere leggermente dolce, le note del caffè e del cacao che inebriamo il palato.

Per non parlare della sua storia, Treviso la città che ospita la manifestazione è anche la città in cui il famoso dolce al cucchiaio è nato, in cui è stata depositata la storica ricetta.

E qui veniamo al dunque, TWC si suddivide in due categorie:

  • Tiramisù originale
  • Tiramisù rivisitato

Possibile partecipare ad entrambe ma alla fine dopo pressing di parenti ed amici opto per preparare il mio dolce rivisitato. Chi mi conosce e sa cosa mi piace creare con la mia cucina mi ha spinto verso il preparare un dolce rivisitato, anche se non nascondo la voglia di cimentarmi nella ricetta classica.

Chi lo sa magari sarà per la prossima edizione.

Gli ingredienti

Devo dire che la scelta di utilizzare, o forse dedicare il mio dolce al Pero Misso della Lessinia presidio Slow Food è maturata sempre durante le vacanze, quando i miei tour da food blogger mi hanno portato a conoscere Bibbiana Righetti che a Cerna, appunto in Lessinia coltiva e trasforma il frutto di piante centenarie.

Un frutto antico dalle molteplici proprietà e nutrimenti, il quale però non è più commercializzato a causa della sua piccola pezzatura, ma anche al fatto che come per i cachi prima di essere consumato deve subire un processo di ammezzimento.

Questo processo lo rende un frutto maturo, ne cambia il colore e lo rende scuro, ma anche la consistenza rendendolo “misso” cioè molle. Inoltre al palato da crudo presenta una spiccata granulosità, per questo grazie a persone come Bibbiana possiamo godere di prodotti eccellenti come la confettura di Pero Misso e il distillato.

Perché le castagne, la Lessinia è disseminata di alberi di castagno, che come la pera è un altro frutto che rappresenta in pieno l’autunno, e poi mi piaceva l’idea di dare consistenza alla crema, una certa masticabilità, di abbinare un secondo sapore antico.

Ho voluto creare un dolce moderno, fatto di una base, di creme e di consistenze, ho pensato a un impiattamento mono porzione ma se vuoi e ti è più comodo puoi preparare il tuo dolce in coppetta o bicchiere.

Ingredienti per 4 persone:

  • 15 savoiardi Matilde Vicenzi
  • 250 gr mascarpone Latte Busche
  • Confettura di Pero Misso
  • 200 gr castagne cotte al vapore
  • 15 gr cacao amaro
  • 3 tuorlo
  • 60 gr di zucchero
  • 90 ml di caffè freddo

Come preparare il mio tiramisù rivisitato:

La mia rivisitazione del tiramisù è in chiave moderna, quindi trita al coltello i savoiardi, versa in una ciotola e bagna con il caffè. Lascia riposare qualche minuto.

Ho pensato di creare delle monoporzioni rettangolari, 9 cm per 5 cm, puoi creare il tiramisù di qualsiasi dimensione, anche in base al coppa pasta che hai a disposizione.

Posiziona il coppa pasta sul piatto, inizia a trasferire i savoiardi tritati al suo interno, ricorda che le dosi della ricetta sono per quattro porzioni. Schiaccia bene con un cucchiaio o meglio se il coppa pasta è munito dell’apposita livella.

Sul composto di savoiardi che sono diventati la nostra base spalma un cucchiaino di confettura di Pero Misso, ora dedichiamoci alla crema.

Mentre le basi riposano in frigo inizia a montare, con le fruste elettriche, i tuorli e lo zucchero, fino ad ottenere un composto soffice e spumoso, aggiungi il mascarpone, sempre con le fruste ma a bassa velocità.

Dividi la crema in dure parti, circa 1/3 della crema sarà al gusto cacao, aggiungi il cacao amaro e fai amalgamare sempre con le fruste, ai restanti 2/3 vanno aggiunte le castagne tritate, lascia da parte qualche pezzo di castagna per guarnire.

Trasferisci la crema alle castagne in una sac a poche semplice, per la crema al cacao invece dovrai aggiungere una bocchetta dentellata per creare un decoro.

Farcisci le quattro porzioni con la crema alle castagne, lascia riposare in frigo un trenta minuti quindi spalma un cucchiaino di confettura su ogni porzione, decora con ciuffi di crema al cacao e pezzetti di castagne.

Ti consiglio di assaporare il tuo dessert dopo qualche ora di riposo in frigorifero.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Condividi:
Crostata d’autunno

Ingredienti per uno stampo da 20 cm:

Procedimenti per preparare la crostata d’autunno:

Nella ciotola della planetaria versa la farina, il burro freddo a tocchetti e lo zucchero, inizia lavorare gli ingredienti con il gancio a foglia fino ad ottenere un composto sabbiato.

Aggiungi l’uovo e continua ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, lavora velocemente con le mani, avvolgi con pellicola e lascia riposare in frigo per un’ora.

Sulla spianatoia adagia un foglio di carta forno leggermente infarinato, con il mattarello stendi l’impasto fino ad ottenere uno spessore di 4 o 5 mm.

Rivesti lo stampo da crostata, io uso stampi antiaderenti e con fondo removibile, quindi non c’è bisogno di imburrare lo stampo. Fai aderire bene la frolla nelle scanalature e rifila la pasta in eccesso.

Con la forchetta buca in più punti la frolla, versa la marmellata e livella con un cucchiaio. Stendi la pasta frolla avanzata e ricava con degli stampi delle foglie da appoggiare sulla torta.

Se non hai gli stampi a forma di foglia puoi utilizzare qualsiasi altro stampo, oppure ricavare delle strisce per l’intreccio classico.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
Samosa d’agnello

Adoro cucinare cibo etnico, mescolare e provare spezie e abbinamenti, oggi ho voluto pubblicare i samosa d’agnello deliziosa preparazione che è un piatto tipico in diversi paesi del Continente Indiano, come India e Sri Lanka.

In genere si tratta di uno street food vegetariano, ma io oggi ho voluto unire la carne d’agnello con la tanto amata zucca, trovo che questa ortaggio abbinato alle spezie si esalti ancora di più.

In pratica i samosa sono croccanti triangoli di pasta ripieni, io per la mia ricetta ho utilizzato la pasta fillo perché volevo dare quella sensazione sfogliata al morso.

Quando ho ricevuto i prodotti per la collaborazione con Saclà e ho visto la nuova Salsa alla Thai si è accesa la lampadina.

Trovo che questa salsa dal gusto agro-piccante sia ideale da abbinare a questo piatto perché smorza il gusto dell’agnello e si abbina perfettamente alla dolcezza della zucca.

Ingredienti per circa 8 samosa:

Procedimento per preparare i samosa d’agnello:

Per prima cosa taglia a pezzetti la polpa d’agnello, sbuccia e taglia finemente la cipolla, priva la zucca della scorza e taglia a cubetti.

In una padella fai scaldare un filo d’olio, soffrigi la cipolla, aggiungi l’agnello e fai rosolare per bene.

Dopo qualche minuto aggiungi la zucca, aggiusta di sale e fai cuocere coperto per circa 30 minuti a fuoco basso, a metà cottura aggiungi tutte le spezie, mescola di tanto in tanto e se serve aggiungi dell’acqua.

Il risultato finale dovrà essere un composto asciutto, la zucca sarà in pratica sfaldata amalgamata con la carne. Lascia raffreddare.

Su un foglio di carta forno adagia dei rettangoli di pasta fillo, il lato deve essere 8 cm, per ogni rettangolo 2 fogli di pasta fillo, spennella ogni foglio con olio evo, in modo da farli aderire bene.

Nell’angolo inferiore adagia un po’ di farcia e inizia ad arrotolare i samosa lato per lato, fino ad ottenere un triangolo, spennella con olio evo e cospargi con semi di sesamo, inforna a 190° per circa 20 minuti, o comunque fino a che saranno ben dorati.

Servi tiepidi con salta alla Thai.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Clicca qui per tutte le altre ricette

Condividi:
WhatsApp Contattaci