Risotto ai mirtilli e lardo di colonnata

Adoro unire carne e frutta, trovo che la frutta mitighi tanto il sapore intenso che la carne può avere. Soprattutto quando si parla di un’alimento dal sapore impegnativo come il lardo.

Il Lardo di Colonnata eccellenza Toscana, si narra che sia stato scoperto nel 1800 da un cavatore impiegato appunto nelle cave del famoso marmo bianco Carrara.

Si dice che mise in un contenitore di marmo del lardo, delle erbe aromatiche e che così sia nato uno dei prodotti più conosciuti della Toscana nel mondo.

Consumato e preparato in molte regioni Italiane, ma il Lardo di Colonnata nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento IGP. La sua produzione è regolamentata da disciplinare al fine di preservarne l’integrità.

Come detto l’abbinamento frutta carne mi piace molto, soprattutto quando si usa un frutto tendenzialmente acido.

Inoltre il mirtillo è un’anti ossidante naturale, una vaso dilatatore, quindi aiuta ad abbassare la pressione, una piccola perla viola.

Ingredienti per 4 persone:

  • 360 gr di riso Carnaroli Melotti
  • 150 gr mirtilli
  • 10 fette di Lardo di Colonnata
  • 1 lt di brodo vegetale (sedano, carota, cipolla)
  • 70 gr Robiola di capra Nonno Nanni
  • Maggiorana qb
  • sale

Procedimento:

Per prima cosa prepara il brodo vegetale, ricorda che se ne avanzi dalle preparazioni lo puoi surgelare.

Tieni da parte 4 fette di lardo che metteremo a crudo nel piatto, le restanti fette tagliale a pezzi e fai scigliere in padella, aggiungi i mirtilli e fai cuocere 5 minuti.

Con un frullatore a immersione trita tutto aggiungendo un mestolo di brodo.

Le fette di lardo rimaste vanno tagliate a strisce larghe circa 1 cm e tenute in frigo.

Scalda una casseruola e fai tostare il riso per qualche minuto fino a che toccandolo con le mani non sarà ben caldo.

Aggiungi il brodo e aggiusta di sale, a circa metà cottura aggiungi la crema di mirtilli e lardo.

Quando i riso sarà cotto aggiungi la robiola di capra e manteca mescolando energicamente, impiatta e guarnisci con lardo e mirtilli freschi.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

Condividi:
Bigoli al torchio con ragù d’ anatra

Ricetta creata da Gusta de Gusta Blog

Oggi affronto il tema ricetta tipica, come sapete sono Veneta e i bigoli in Veneto sono un’istituzione, a seconda della zona con le acciughe o con ragù d’anatra.

Ho deciso di riscoprire questo piatto per due motivi, i piatti regionali, locali vanno mantenuti vivi, perché la memoria storica non va persa ma anzi va alimentata.

Ci troviamo in un periodo non facile, il Covid 19 sta condizionando le nostre vite, dobbiamo cercare di non uscire, evitare luoghi affollati, allora quale migliore passatempo, riscoprire ricette e metodi antichi, mangiando rigorosamente Italiano.

Per preparare questo tipo di pasta, ma anche altri, dalla fine dell’ 800 venne impiegato un macchinario, el bigolar, il torchio.

Sostanzialmente un contenitore di ottone in cui viene inserito l’ impasto, schiacciato contro una trafila di rame mediante un movimento meccanico e con forza girando il manico che si vede in foto.

Questa la spiegazione tecnica, ora una parte poetica, tecnica di preparazione della pasta che prevede il lavoro di due persone. U

Utilizzato in tempi in cui le donne si occupavano della gestione di casa e famiglia.

Preparavano grandi quantità di bigoli, che venivano stesi ad asciugare a cavallo di bastoni di legno, in grande quantità perché dovevano sfamare la famiglia per tutta la settimana.

Era anche un lavoro di squadra perché se da un lato serve la forza, serve anche una persona che cosparga i bigoli con farina di polenta per evitare che si attacchino mano a mano che escono dalla piastra.

Conditi con ragù d’anatra, ma anche con le sue frattaglie, che è sempre stata presente nelle corti Venete, altro condimento eccezionale per questo formato di pasta la pasta di acciughe, trasformano questo piatto in un’ottima alternativa per i venerdì in quaresima.

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

  • 150 gr farina 0
  • 150 gr semola rimacinata di grano duro
  • farina per polenta qb
  • 3uova
  • 2 tuorli
  • sale

Per il ragù:

  • Anatra possibilmente allevata a terra
  • 1 cipolla
  • Sedano una costa
  • 1 Carota
  • 200 ml di vino Bardolino
  • concentrato di pomodoro
  • maggiorana fresca
  • sale
  • pepe

Procedimento:

Per prima cosa prepariamo il ragù, disossa l’anatra in modo da ricavarne la polpa, se non siete capaci potete chiedere al vostro macellaio.

Taglia la polpa a coltello, trita sedano, carota e cipolla e fai soffriggere con un pezzo di pelle dell’anatra che avrai tenuto da parte, questo passaggio insaporisce e evita di utilizzare altri grassi.

Aggiungi la polpa e fai rosolare, sfuma con il vino e fai evaporare, aggiungi il concentrato di pomodoro, maggiorana, sale e pepe, copri e lascia cuocere a fuoco basso per 2 ore.

Nel frattempo prepariamo i bigoli, spianatoia, farina a fontana, uova e tuorli al centro, pizzico di sale e impasta fino ad ottenere un panetto liscio, fai riposare coperto con pellicola per circa un’ora.

L’impasto dovrà essere abbastanza compatto, altrimenti i bigoli non manterranno la forma e si attaccheranno tra loro.

Inserisci l’impasto nel foro del torchio, con la pressione del manico ricaviamo i bigoli.

Man mano che i bigoli escono dalla trafila vanno cosparsi di farina per polenta, taglio netto con coltello e far asciugare appesi possibilmente su asta di legno.

A questo punto porta a bollore abbondante acqua salata, cuoci i bigoli 2 minuti, stiamo parlando di pasta fresca, condisci col ragù.

Un saluto da tutto lo staff del Supermercato Melotto e buon appetito!!!

Condividi:
Lasagna al vino rosso

Eccoci con la ricetta della settimana firmata Gusta de Gusta Blog.

Oggi vi proponiamo un primo piatto di Lasagne al ragù, molto particolare e arricchito con un vino unico.

Ecco a voi la ricetta!!!

Preparazione:

Un ragù diverso, cotto nel vino rosso, senza passata di pomodoro, ma solo il sapore deciso che il vino sa dare mitigato dalla zucca, dalla besciamella e dal Parmigiano Reggiano.

La lasagna un classico della domenica, un piatto che va gustato lentamente, appunto di domenica, quando si hanno quei 15 minuti di tempo in più per il pranzo.

Secondo me si può abbinare a questo, piatto il vino utilizzato per la preparazione del ragù Campofiorin di Masi, vino veneto ispirato all’Amarone.

Composto da corvina, rondinella e molinara, tannini morbidi, sentore di ciliegia e frutti rossi, leggermente speziato.

Al palato persistente ma non troppo, un vino che può piacere a chi ama i vini complessi ma anche a chi solitamente sceglie vini non strutturati.

Ingredienti per 6 persone:

  • 1 confezione di pasta Sfoglia Velo Rana
  • 600 gr di carne trita mista manzo e vitello
  • 400 gr di zucca delica
  • Uno scalogno
  • Una carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 spicchio d’aglio
  • 300 ml di vino Campofiorin
  • un lt di latte intero
  • noce di burro
  • 4 cucchiai di farina
  • noce moscata
  • sale
  • olio evo
  • foglia di alloro

Procedimento:

  1. Prepara il ragù, in una casseruola fai rosolare in olio evo , sedano, carota e cipolla che avrai tritato, aggiungi la carne e fai rosolare.
  2. Sfuma col vino e fai evaporare, aggiungi il sale, la foglia di alloro, copri e fai cuocere per almeno 2 ore a fuoco basso, se serve in cottura aggiungi acqua.
  3. Pulisci la zucca e fai cuocere a vapore, aggiungi il sale,trita la zucca.
  4. In una casseruola sciogli il burro con la farina, aggiungi poco alla volta il latte a temperatura ambiente, continua a mescolare.
  5. Aggiungi la noce moscata, la zucca tritata, e continua a mescolare fino a bollore e fino a quando inizia ad addensare.
  6. Ora possiamo assemblare la lasagna, sul fondo della teglia fodera con carta forno, aggiungi 2 sfoglie, farcisci con ragù e besciamella.
  7. Continua alternando uno strato di ragù e besciamella di zucca a uno strato di besciamella e Parmigiano Reggiano.
  8. Inforna a 170° per un’ora circa, se vuoi servi con delle cips di zucca fatta disidratare in forno.

Buon appetito dal Supermercato Macelleria Melotto!!!

Condividi:
WhatsApp Contattaci