Tortelli al cioccolato con cinghiale al Syrah

Ricetta scritta da Gusta de Gusta Blog

Il 2020 si chiude con un bel contest “Bacco Natale” promosso dal Movimento Turismo del Vino Toscana, la cantina I Vicini sarà a mio fianco in questa avventura, per creare assieme Tortelli al cioccolato con cinghiale al Syrah.

Ho conosciuto il Sign. Romano telefonicamente, al momento questo è il solo modo che abbiamo, ma da subito ho percepito la sua passione per il vino e per la sua cantina.

Ho promesso che andrò a visitare l’ azienda  e i luoghi descritti in primavera e poi brinderemo assieme al prossimo Vinitaly 2021, perché il vino è anche questo, oltre a tecnica è anche condivisione e conoscenza personale, e da assaggiatore Onav quale sono non posso rifiutare un’invito simile.

I Vicini Winery

Territorio collinare A 310 mt sul livello del mare affacciata sul lago Trasimeno sorge la cantina i Vivici, questo favorisce il micro clima ideale per la maturazione delle uve.

Un terreno a impasto limoso-sabbioso adatto alla coltivazione di uva a bacca rossa, tipiche della regione Toscana.

La cantiva utilizza il metodo della Coltivazione Naturale con semina di colture erbacee annuali: leguminose come favino, brassicacee senape e ravano e graminacee avena e orzo. Questo tipo di coltivazione fa si che il terreno assorba meglio i principi nutritivi.

Come nasce la ricetta

Mi sono stati  descritti colori, non solo del vino ma anche del colore che le  foglie delle viti assumono in autunno, profumi, sentori, in modo così dettagliato che ho potuto elaborare la ricetta ancora prima di assaggiare il vino.

Idea che ho confermato appena ricevuto il pacco e ho potuto versare il Syrah nel calice, il colore rosso rubino intenso, sentore di frutti rossi, ribes e ciliegia, sul finale la nota speziata di pepe. Un vino tannico ma non eccessivamente, al palato rimane morbido anche se  corposo, un vino che definisco avvolgente.

Un vino che può sostenere un’abbinamento complesso e forse anche un po’ azzardato, ho pensato subito al connubio cioccolato amaro/fondente e selvaggina, ma anche al territorio nel quale il vino viene prodotto.

I sapori che si fondono:

  • Cinghiale che è ingrediente tipico Toscano per le tagliatelle
  • Il cavolo nero ortaggio invernale usato molto in Toscana.
  • Il cacao amaro per la pasta
  • sono nati i Tortelli al cioccolato con vino Syrah, il tutto con l’aggiunta di piccoli ribes che ritroviamo nel vino durante l’esame olfattivo. Il ribes nell’equilibrio del piatto rende il tutto più fresco grazie alla sua acidità.

Il connubio carne cioccolato è ormai consolidato, potremmo parlare di opposti che sia attraggono, utilizzato dalle antiche civiltà dell’ America Centrale, ma anche in Messico dove si prepara il Mole Poblano de Guajalote  a base di tacchino, spezie e ovviamente cioccolato.

Per finire in Sicilia dove carne e cioccolato di Modica diventano addirittura un dolce ‘mpanatigghi di Modica, mezze lune ripiene di cacao e macinato di manzo.

La scelta carne di cinghiale quindi arriva dal territorio ma anche dalla volontà di abbinare selvaggina al cioccolato fondente, abbinamento sostenuto molto bene dal vino per le sue note speziate.

Per il cavolo nero invece la scelta ritorna al territorio, ma anche alla sua dolcezza, alla possibilità di lavorarlo in vari modi, come ho fatto io a crema e chips. Senza volerlo poi, a foto fatta devo dire che i colori sono molto Natalizi.

Ingredienti per 25 tortelli:

Per la pasta:

  • 200 gr farina 0
  • 30 gr cacao amaro in polvere
  • 2 uova intere+ 1 tuorlo

Per la farcia e guarnizione:

  • 200 gr di polpa di cinghiale
  • 150 ml Sirah
  • Cavolo nero 8 foglie
  • 100 ml passata di pomodoro
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • Cipolla rossa 1
  • Aglio nero 1 spicchio
  • Olio evo
  • Panna da cucina 100 ml
  • Ribes
  • Rosmarino
  • Alloro
  • Pepe rosa
  • Sale

Procedimento:

Per la farcia:

Taglia la polpa di cinghiale a piccoli pezzi e metti in frigo a marinare con 75 ml di vino Sirah per 5 o 6 ore.

Scola la carne dalla marinatura e taglia a piccoli pezzetti, trita finemente sedano, carota e cipolla e fai soffriggere in una casseruola con olio evo.

Aggiungi la carne e lascia rosolare qualche minuto, sfuma con il restante vino e fai andare a fuoco vivo senza coperchio per qualche minuto in modo da far sfumare il vino.

Abbassa la fiamma, aggiungi la passata di pomodoro, sale, un rametto di rosmarino, 2 foglie di alloro, una decina di bacche di pepe rosa in infusione. Fai cuocere per circa 4 ore a fuoco basso, io ho lasciato riposare la carne tutta la notte.

Togli gli aromi e il pepe, quindi trasferisci la carne nel mixer e trita grossolanamente.

Per la pasta:

Mescola la farina col cacao, sulla spianatoia crea una fontana con la farina, al centro versa le uova.

Con una forchetta amalgama le uova alla farina, ora impasta con le mani fino ad ottenere un’impasto liscio e omogeneo. Copri con pellicola e fai riposare in frigo per un’ora.

Stendi la pasta con mattarello o nonna papera fino ad ottenere una sfoglia sottile, con un coppa pasta del diametro di 9 cm ricava dei cerchi che andrai a farcire con il ragù di cinghiale.

Tortelli al cioccolato ripieni con cinghiale
Tortelli al cioccolato ripieni con cinghiale

Inumidisci leggermente i bordi con dell’acqua e richiudi il tortello a formare una mezza luna, quindi ripiega il bordo verso l’alto e pizzica le estremità per chiudere il tortello.

Tortelli al cioccolato ripieni con cinghiale
Tortelli al cioccolato ripieni con cinghiale

Il cavolo nero:

Lava le foglie e asciugale bene, priva le foglie della costa centrale.

Tre foglie vanno adagiare su carta forno, unte leggermente con olio e sale, inforna per 10 minuti a 150° ventilato, otterrai delle chips fantastiche.

Taglia le foglie di cavolo nero a pezzi anche grossolani, fai soffriggere in olio evo uno spicchio d’aglio nero, versa il cavolo nero e circa 200 ml di acqua, aggiusta di sale e porta a cottura.

In una casseruola fai bollire abbondante acqua salata.

Versa il cavolo cotto nel boccale del frullatore a immersione, aggiungi la panna e frulla fino ad ottenere una crema. Se dovesse risultare troppo densa aggiungi un po’ d’acqua messa a bollire per cuocere i tortelli.

Ora cuoci i tortelli per 2 minuti in acqua bollente, scola bene. Nel piatto come base la crema di cavolo nero, quindi 5 tortelli per porzione intervallati da chips di cavolo nero, qualche ribes fresco che con la sua acidità equilibra i tanti sapori e consistenze di questo piatti.

Ovviamente in abbinamento ai Tortelli al cioccolato ripieni con cinghiale un calice di Sirah della cantina I Vicini.

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L’oro rosso della Lessinia lo zafferano

C’è un luogo a pochi km da Verona dove viene coltivato l’oro rosso, la spezia più comunemente conosciuta come zafferano, sto parlando della  Lessinia.

La Lessinia

Un luogo di pace, lontano dalle località montane più mondane, non gode del grande afflusso dato dagli sport invernali, ma indubbiamente ricco di sentieri e di attività sportive e non da praticare tutto l’anno.

Un territorio ricco di piccole ma importanti attività in vari ambiti, allevamento  con la riqualifica di specie dimenticate come la Pecora Brogna, l’arte casearia con la produzione di vari tipi di formaggio tra cui il Monte Veronese, produzione di piccoli birrifici come Laorno e Lesster, senza dimenticare le Malghe i Rifugi.

L’oro rosso della Lessinia lo zafferano

Conoscevo già il prodotto, diciamo il risultato finale, mi era capitato di acquistare lo zafferano al mercato della terra di Slow Food.

Incontrare le ragazze di Zafferano Lessinia, sentire il racconto di come è nato il progetto e come piano piano ha preso forma è un’esperienza unica. Cosa ti può far conoscere a fondo un prodotto se non andare sul campo a capire dal vivo tutto il processo.

Nel vero senso della parola è stato un venerdì trascorso in campo a raccogliere i fiori di zafferano, sfiorare gli stimmi e provare i prodotti che vengono preparati con tutte le parti dello zafferano. Ma anche assaggiare tutte le altre preparazioni di Zafferano Lessinia.

Come si produce lo zafferano

  • Circa a metà agosto vengono piantati i bulbi, ogni pianta produce fino a 5 fiori, per 1 kg di prodotto servono 200000 fiori, raccolti e lavorati interamente a mano.
  • La raccolta dello zafferano avviene tra la fine di ottobre e novembre, i fiori vanno raccolti e  lavorati in giornata.
Zafferano Lessinia
Zafferano della Lessinia
  • La sfioratura consiste nel prelevare intere i 3 stimmi, vengono essiccati in giornata a una temperatura di 40°, non vengono tostati come invece avviene in altre zone di coltivazione.
Zafferano Lessinia sfioratura
Zafferano Lessinia sfioratura
  • I fiori una volta prelevati gli stimmi vengono essiccati e usati per guarnire i piatti, oppure per la preparazione di deliziosi biscotti.
biscotti con fiori di zafferano
Biscotti con fiori di zafferano

La filosofia di Zafferano Lessinia

Si capisce subito che qui lo zafferano è il progetto principale, ma attorno orbitano progetti altrettanto belli ed importanti:

  • La produzione di miele naturale, vuol dire lasciare alle api una parte del miele per alimentarsi, anche in inverno. Una minor resa dal gusto etico.
  • Uova bio, fresche di giornata dalle galline felici della Lessinia.
  • Un frutteto biologico, in cui crescono diversi tipi di piante tra cui il Pero Misso. frutta di stagione che viene lavorata per diventare mostarde e confetture in vendita nello shop fisico in loco ma anche on line.
  • Sciroppo di Sambuco prodotto raccogliendo i fiori dell’omonima pianta sempre sul territorio.
  • Patate rosse e blu, sempre coltivate in montagna.

Un’esempio di come dovrebbe essere la vita, regolata dal ciclo delle stagioni, attendendo che un qualcosa cresca e maturi in modo naturale.

Le ricette con l’oro rosso della Lessinia lo zafferano

In vendita da Zafferano Lessinia oltre alla famosa spezia si possono trovare anche idee regalo veramente carine. I vasi in vetro con all’interno riso Vialone Nano e fiori aduli raccolti in loco sono un’esempio.

Ho deciso di preparare una ricetta utilizzando lo zafferano e le patate blu, ma anche un risotto con fiori di calendula, preparato che potete acquistare, e che in poche semplici mosse si rivelerà un primo piatto fantastico.

Risotto con fiori di calendula e pancetta croccante

Premetto che sull’etichetta del prodotto sono indicati consigli per finire e preparare il piatto, io ho voluto metterci del mio.

  • Ingredienti per 4 persone
  • 360 di riso vialone nano
  • Fiori di calendula
  • Polvere di liquirizia
  • Pancetta stufata
  • Monte Veronese giovane circa 100 gr
  • brodo vegetale
  • sale
  • pepe nero

Apri il vaso e separa i fiori dal riso. In una casseruola ben scaldata fai tostare il riso per 3 minuti.

Aggiungi 2 cucchiai di brodo e mescola, aggiusta di sale e pepe, continua ad aggiungere il brodo poco alla volta, dopo circa 8 minuti aggiungi i fiori di calendula.

Nel frattempo nella teglia del forno foderata con apposita carta rendi croccante la pancetta tagliata fette sottili, a 180° per qualche minuto.

Con una grattugia trita il formaggio e tienilo da parte per la mantecatura.

Dopo circa 16/17 minuti il riso sarà cotto, togli la casseruola dal fuoco e manteca con il formaggio, mescola bene e fai riposare coperto con un canovaccio per 2 minuti.

Impiatta e finisci con polvere di liquirizia e pancetta sbriciolata

risotto con fiori di calendula
Risotto con fiori di Calendula

Gnocchi di patate blu e crema allo zafferano della Lessinia

Non potevo non usare l’oro rosso della Lessinia lo zafferano almeno in una ricetta, e non potevo esimermi dall’utilizzare le piccole e dolcissime patate blu

  • Ingredienti per 4 persone:
  • 1 kg di patate blu
  • 0,2 gr di zafferano in stimmi
  • 100 gr di ricotta
  • 1 uovo
  • 200 gr di farina 0
  • Fiori di zafferano essiccati
  • Parmigiano Reggiano
  • Olio evo
  • Sale

Versa in una tazzina dell’acqua calda, aggiungi lo zafferano e lascia in infusione per circa 2 ore.

Accendi il forno a 200°, su placca appoggia un foglio di carta forno, con un cucchiaio versa un leggero strato di Parmigiano, inforna per 5 minuti, togli da fuoco e fai solidificare la cialda.

Cuoci le patate al vapore per circa di 15 minuti, sbucciale e schiaccia con lo schiaccia patate.

Quando le patate tritate si saranno intiepidite aggiungi l’uovo e la farina, mescola il tutto e impasta fino ad ottenere un panetto omogeneo.

Taglia in piccole parti e per ogni porzione crea con le mani dei cilindri da tagliare in gnocchi grandi circa 1 cm, passate ogni gnocco son la forchetta.

Gnocchi di patate blu
Gnocchi di patate blu

Fai bollire abbondante acqua salata, versa gli gnocchi. Nel boccale del mini pimer versa la ricotta, lo zafferano e un mestolo di acqua di cottura, frulla fino ad ottenere una crema.

Scola gli gnocchi e condisci con olio evo, versa sul fondo la crema, impiatta gli gnocchi, finisci con fiori di zafferano e cialda di Parmigiano.

gnocchi di patate blu e crema allo zafferano
Gnocchi di patate blu e crema allo zafferano
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Maky all’Italiana con salsa agrodolce piccante

Rendere i maky all’Italiana è più che altro una provocazione, uno scopiazzare la forma, più che i sapori.

Ingrediente principale la luganega di vitello, hai letto bene di vitello, una variante indubbiamente più leggera della classica di maiale.

E’ indubbiamente una preparazione che mette d’accordo tutti, grandi e anche i piccoli ai quali ricorda un wurstel, ma stiamo sicuramente parlando di un’alimento più sano.

La luganega di vitello accompagnata a verdure e a delle patate al forno diventa una cena completa, quello che voglio fare io con la ricetta che ti lascio oggi è rendere questo alimento meno scontato.

Ho pensato: come utilizzare la luganega in un aperitivo?

E se la trasformassi in dei maky, maky all’Italiana!

Utilizzando anche la verza moretta ingrediente sempre presente sulle tavole Veronesi in autunno/inverno, il suo gusto più intenso rispetto alla solita verza, le foglie tendenti ad un verde violaceo, da qui il nome moretta.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di luganega di vitello
  • 4 foglie di verza (esterne)
  • 150 gr di robiola
  • 1 cucchiaio di senape
  • Salsa agrodolce piccante Suzi Wan
  • Olio evo
  • Sale

Procedimento per i maky all’Italiana:

Per prima cosa preleva dalla verza 4 foglie dalla parte esterna, lavale bene. Fai cuocere al vapore a microonde per circa 6 minuti.

Taglia le foglie in 2 eliminando la costa centrale, aggiungi il sale e lascia raffreddare avvolto nella carta da cucina, che le renderà asciutte.

Taglia la luganega in pezzi lunghi quanto la mezza foglia di verza, infilza la luganega con degli spiedi in modo che in cottura resti comunque bella diritta.

Scalda la griglia, ungi con olio evo e fai cuocere la luganega per circa 10 minuti, roteando di tanto in tanto, aggiusta di sale e lascia riposare.

In una ciotola mescola la robiola con la senape e un filo d’olio evo, deve essere una crema.

Forma i maky all’Italiana, spennella la crema sulla foglia di verza, posiziona la luganega e arrotola, pressa con le dita e lega con spago da cucina.

Scalda nuovamente la griglia, cuoci i rotolini 4 o 5 minuti, porziona i maky e servi con salsa agrodolce.

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Gulasch con polenta in abbinamento Valpolicella

Un po’ di storia Gulasch vuol dire mandriano…

Il Gulasch, la ricetta originale vuole l’utilizzo della carne di vitello e le patate, infatti la parola Gulasch significa mandriano. Questo era infatti il piatto consumato dai mandriani Ungheresi mente commerciavano in mezza Europa i pregiati manzi grigi.

Personalmente preferisco utilizzare carne di manzo, in questo caso fesa di manzo rigorosamente Macelleria Melotto, il motivo è presto detto, mi piace un sapore più adulto e complesso per questo piatto, poi abbiamo la polenta col suo sapore neutro e comunque tendente al dolce.

Nel mio Gulasch con polenta poi si usano molte spezie che addolciscono e mitigano il sapore intenso della carne di manzo. Ricetta originale prevede utilizzo del cumino, io utilizzo Colombo delle Antille, che si comprende cumino, ma anche zafferano, curry, curcuma e noce moscata, molti più profumi e sapori nel piatto.

Negli anni il Gulasch, mano a mano che il piatto è diventato di uso comune ha perso leggermente la sua consistenza a mò di  zuppa, assumendo più le sembianze di uno spezzatino.

Io prediligo la versione più lenta nella consistenza specialmente abbinato con la polenta.

Abbinamento:

Per abbinamento vino al Gulasch ho pensato a un Valpolicella, un rosso ma fresco e leggero, che con la sua spiccata nota tannica pulisce la bocca dalle varie sfumature speziate della ricetta.

In particolare ho pensato al Valpolicella Ripa della Volta Ottella, tra ulivi, ciliegi e cipressi si curano i vitigni tipici della zona Corvina, Corvina Grossa, Rondinella, Oseleta e Spigamonte.

Tra i 400  e i 600 mt di altitudine nasce il vino di cui vi parlo oggi, un Valpolicella che fa affinamento in acciaio. Dal colore rosso rubino chiaro con riflesso granato, al naso e in bocca sentori di frutta fresca in particolare frutti di bosco freschi.

Ingredienti Gulasch per 4 persone:

  • 1 kg di fesa di manzo
  • 600 ml di brodo vegetale (sedano, carota, cipolla)
  • 1 cipolla gialla
  • 1 gambo di sedano verde
  • 1 carota
  • Alloro 3 foglie
  • Paprika dolce 1 cucchiaio
  • Paprika piccante 1/2 cucchiaio
  • Colombo delle Antille 1 cucchiaio
  • 1/2 bicchiere di Valpolicella
  • 300 ml passata di pomodoro
  • Olio evo
  • Sale

Ingredienti per la polenta

  • 1,5 lt di acqua
  • 370 gr di farina di mais
  • Olio evo
  • Sale

Procedimento:

La preparazione del Gulasch è abbastanza lunga e laboriosa ma il risultato è spettacolare, per prima cosa taglia la fesa a pezzerroni.

Con il mixer trita carota, sedano e cipolla, in una casseruola preferibilmente in ghisa versa olio evo e fai rosolare il soffritto.

Aggiungi la carne e l’alloro, fai rosolare, aggiungi il pomodoro e metà del brodo, fai cuocere a fuoco basso per circa un’ora.

Aggiungi le spezie e il sale, fai cuocere ancora 60 minuti poi spegni e lascia raffreddare. l’indomani aggiungi il restante brodo e cuoci per altre 3 ore a fuoco lento.

La fesa che non è una carne magrissima con questa cottura lenta diventerà tenerissima e si sfalderà letteralmente.

Prepara la polenta, porta a bollore l’acqua, aggiungi il sale e versa la farina di mais a pioggia, sempre continuando a mescolare.

Deve cuocere a fuoco basso per circa 50 minuti, trascorso il tempo aggiungi un filo d’olio evo, mescola bene. Impiatta sul fondo la polenta e poi i Gulasch, il sugo insaporirà la polenta in modo fantastico.

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Mini tacos con crema di piselli alla senape

Ricetta scritta da Gusta de Gusta Blog:

Io penso che i miei mini tacos siano perfetti per aperitivo, ovviamente casalingo visto l’ultimo DPCM.

Sono curiosa di leggere le ultime ricette di questi mesi tra qualche anno, capire la mia reazione nel leggere: Covid 19quarantenalockdown.

Ad ogni modo siamo chiamati ad affrontare la seconda ondata della pandemia con pazienza, sopportando ulteriori restrizioni. Ristoranti, bar, pasticcerie, palestre, cinema chiusi alle 18.00.

Non ci resta che fare buon viso a cattivo gioco, sperando che passi in fretta e causando il minor danno possibile all’economia e ovviamente alle persone.

Che ne dici di preparare un sfizioso apetizer fatto in casa.

Ingredienti per 8 mini tacos:

  • 80 gr cavolo viola
  • 20 ml di birra rossa
  • 3 fette di petto di pollo
  • 100 gr piselli
  • 3 cucchiai di senape Orco
  • Semola rimacinata di grano duro 50 gr
  • Farina 0 50 gr
  • Farina di mais 50 gr
  • Acqua circa 70 ml
  • 1/2 cipolla bianca
  • 15 gr olio evo
  • 6 gr di lievito per preparazioni salate
  • Sale

Procedimento:

Lava il cavolo viola e taglialo molto sottile con la mandolina, aggiusta di sale, versa la birra, chiudi con coperchio e lascia marinare per 24 ore.

In una ciotola versa le farine, lievito, olio evo e sale, impasta con le mani aggiungendo acqua poco per volta. L’impasto deve essere morbido, avvolgi con pellicola e lascia riposare in frigo.

Sbuccia la cipolla e tagliala in modo sottile, fai cuocere a vapore con i piselli per 10 minuti, aggiusta di sale e aggiungi la senape, frulla con frullatore a immersione.

Dividi l’impasto in 8 parti, forma delle palline e falle rotolare nella farina di mail. con il mattarello stendi fino ad ottenere una forma tonda del diametro di circa 10 mm, spessi circa 2 mm.

mini tacos
mini tacos

Scalda la padella e ungila leggermente con olio evo e fai cuocere le cialde due minuti per lato, piega e fai raffreddare, al centro per mantenere i lembi distanziati puoi usare della carta forno appallottolata.

Scola il cavolo marinato dal liquido, fai cuocere a vapore per circa 4 minuti, questa operazione serve solo ad eliminare un po’ della croccantezza del cavolo.

Piastra ben calda, olio evo, fai cuocere le fettine di petto di pollo, aggiusta di sale, taglia sottile e mantieni in caldo.

Farcisci i tacos con la crema di piselli, il pollo e il cavolo, il bere lo lascio decidere a te, per però per proseguire col filo conduttore della marinatura continuerei con la birra rossa.

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Guancia di manzo sous vide

Tempo fa, vi avevamo parlato della Cottura Sous vide e delle sue molteplici qualità e oggi vogliamo tornarne a parlare proponendovi una ricetta a tema proposta da Gusta de Gusta Blog.

Ecco qui la ricetta per la preparazione della guancia di manzo con cottura sottovuoto:

Mi rendo conto che la cottura sous vide non è semplice, per vari motivi, Necessita di attrezzature, studio e tecnica, ma in assoluto il risultato è ineguagliabile.

Certo importante è sempre la materia prima, ma per questo vado sul sicuro, quando ordino un taglio ad Enrico della Gastronomia Macelleria Melotto vado sul sicuro, qualità assicurata.

Il resto lo fa questa cottura magica, capace di trasformare il collagene in sapore, e allo stesso tempo mantenere la carne idratata e succosa.

Alla guancia di manzo sous vide ho voluto abbinare un vino della cantina Farina, Nodo d’Amore IGT rosso tre Venezie 2018. Alessandro, Claudio ed Elena Farina definiscono la loro azienda trasparente, una definizione sincera, come sincero è il vino di cui vi parlo oggi.

Un connubio tra Veneto e Trentino, 65% Corvina, 25% Merlot, 10% Teroldego, per un calice intenso dai profumi forti, affinamento in botte e barriques, successivamente in bottiglia per un prodotto con un gran corpo.

Al naso confettura, ribes ma anche spezie, cannella, pepe nero, al palato tannico, avvolgente, presente ma non eccessivo, un buon calice da abbinare con carni rosse.

Ingredienti per 4 persone:

  • 900 gr guancia di manzo
  • 25 finferli
  • 100 gr panna di soia
  • Farina di mais
  • 1 uovo
  • 20 cavolini di bruxelles circa
  • Misticanza
  • Olio vinacciolo
  • Olio evo
  • Aceto di mele
  • 6 foglie alloro
  • Rosmarino
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale in fiocchi
  • Noce moscata
  • Pepe rosa
  • Pepe nero

Procedimento:

Per prima cosa prepara la carne visto che deve cuocere per 48 ore, guarnisci la guancia con rosmarino, alloro, pepe rosa, noce moscata e sale.

Guancia di manzo sous vide
Guancia di manzo sous vide

Lega con lo spago da cucina, per evitare che in cottura si deformi, inserisci nel sacchetto per sottovuoto, sigilla e inserisci la busta nell’acqua a 68° per 48 ore controllata dal roner.

Quando la carne sarà quasi pronta inizia a preparare le altre componenti del piatto, lava i cavolini e fai cuocere a vapore per circa 15 minuti, condisci con olio evo, aceto, sale e pepe nero.

Pulisci i funghi togliendo la terra con una spazzolina, in una padella versa un filo d’olio evo, fai soffriggere aglio e fai cuocere velocemente i finferli, tieni da parte qualche fungo intero per guarnizione.

Aggiungi la panna di soia e fai scaldare con i finferli, aggiusta di sale e pepe nero, frulla con frullatore a immersione fino ad ottenere una crema.

Togli i sacchetti con la carne dall’acqua, abbatti in acqua e ghiaccio fino a che la temperatura sarà +3°, se hai l’abbattitore ti invidio!

Apri le buste e fai scolare il liquido di cottura, tampona la carne con carta da cucina, le mie sono 2 guance da circa 450 gr ognuna, taglia la carne in modo da ottenere delle fettone larghe circa 4 cm.

Fai scaldare olio di vinacciolo, passa ogni fetta di carne nell’uovo sbattuto e poi nella farina di mais.

Quando l’olio sarà a 180° cuoci la carne 2 minuti per lato, fai asciugare su carta da cucina, taglia a fette spesse circa 1 cm eimpiatta.

Sul fondo la salsa, per ogni piatto 5 o 6 pezzi di carne, 6 cavolini di bruxelles tagliati a metà, finferli a pezzi e misticanza.

E la guancia di manzo sous vide è servita cin cin.

Ricetta di Gusta De Gusta Blog

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Pizza integrale fatta in casa con biga

Dimmi la verità persi che preparare la pizza integrale fatta in casa durante la settimana sia impossibile, ti ricrederai.

Gli impasti per pane e pizza fatti in casa si possono gestire utilizzando impasto a doppia lievitazione con biga. La biga non è altro che un pre-impasto formato da lievito, 50% di farina e acqua prevista per la ricetta.

Ho parlato di doppio impasto ma di fatto il primo impasto, per la biga, è solo una mescolata di ingredienti, si tratta di impasto a lunga lievitazione, questo soprattutto per la digeribilità della pizza.

Le farine impiegate sono farine di semola rimacinata di grano duro per 80% integrale, sappiamo tutti ormai che consumare alimenti meno raffinati è un plus!

E per prodotti meno raffinati non intendo poco chic, ma meno lavorati!!!

Riguardo al condimento della pizza integrale fatta in casa è soggettivo, io gli sfilacci di cavallo li ho sempre in frigorifero, adatti per insalatone ma anche ad esempio per risotti.

Ingredienti per la pizza integrale fatta in casa:

  • 450 gr semola di grano duro rimacinata integrale
  • 50 gr semola rimacinata di grano duro
  • 400 ml acqua
  • 3 gr lievito di birra fresco
  • 15 gr olio evo
  • 10 gr sale
  • 300 gr zucca delica pulita
  • 100 gr di stracchino
  • 100 gr di sfilacci di cavallo
  • Mandorle sgusciate
  • Rosmarino essiccato
  • Sale

Procedimento:

Se vuoi mangiare la pizza integrale fatta in casa il venerdì sera dovrai preparare la biga mercoledì sera, in una ciotola mescola il 50 % delle farine con 200 ml di acqua in cui avrai sciolto il lievito.

Mescola, copri con pellicola, lascia a temperatura ambiente 2 /3 ore, poi riponi in frigo fino alla sera di martedì.

Il martedì sera monta la foglia nella planetaria, nella ciotola versa il resto delle farine, la biga che era in frigo, 200 ml di acqua, olio evo, aziona la planetaria, quando dopo qualche minuto l’impasto inizia ad incordare aggiungi il sale.

Togli la foglia e monta il gancio e continua ad impastare fino a quando sarà perfettamente incordato, cioè quando si staccherà completamente dalla planetaria.

Versa l’impasto i un contenitore dai bordi alti e dritto, fai levitare 2 ore e poi frigo al mattino successivo.

Il mattino successivo togli impasto dal frigo, versa su spianatoia infarinata e fai 2 giri di pieghe a tre a distanza di 20 minuti circa l’una dall’altra.

Copri con un contenitore e lascia sulla spianatoia fino al tardo pomeriggio.

La sera pulisci la zucca e taglia a pezzettoni, cuoci a microonde con funzione vapore per 7 minuti, aggiungi sale e frulla con frullatore a immersione.

Accendi il forno a 250°, ungi la placca del forno con olio evo, stendi la pasta con le mani e allungandola nella placca, ungi con olio evo, inforna per 15 minuti nella parte bassa del forno.

Fai tostare in forno le mandorle tagliate a pezzetti per 5 minuti.

Ora farcisci con crema di zucca, stracchino e rosmarino, inforna per altri 7 minuti.

Farcisci con sfilacci di cavallo e mandorle, ed ecco pronta pizza integrale fatta in casa.

Ricetta di Gusta De Gusta Blog

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Garganelli con luganega e friggitelli

Articolo di Gusta De Gusta Blog

Ricetta:

Un piatto di pasta veloce e gustoso ma anche diverso dal solito, sono del parere che anche se si va di fretta non si deve mai trascurare quello che mettiamo nel piatto e sinceramente i miei garganelli con luganega e friggitelli sono un’ottima idea.

Anche un piatto di pasta veloce deve essere equilibrato oltre che buono gustoso, anche in questa ricetta sono presenti carboidrati, proteine, fibre e vitamine.

Ora nessuno vuole fare la conta dei vari nutrienti, ma è importante tenerlo presente quando si mette in tavola un pasto.

Volendo nella ricetta dei garganelli con luganega e friggitelli può essere utilizzata la luganega di vitello e non quella con carne di maiale.

Ingredienti per 4 persone:

  • 250 gr di garganelli paglia e fieno
  • 100 gr luganega
  • 8 friggitelli
  • Mezzo limone
  • Grana Padano
  • Sale

Procedimento Garganelli con luganega e friggitelli:

Leva il budello alla luganega, mettila a rosolare in una padella ben calda, senza aggiungere grassi perché rilascerà del grasso.

Aggiungete i friggitelli che avrai lavato e pulito dai semitagliato a fette. Fai cuocere qualche minuto, aggiungi il succo di mezzo limone.

Quando l’acqua arriva a bollore versa la pasta, cuocerà velocemente perché è pasta all’uovo. Scola i garganelli direttamente nella padella col sugo, aggiungi due cucchiai di grana padano e due cucchiai di acqua di cottura della pasta e saltate il tutto.

I garganelli con luganega e friggitelli può essere considerato un piatto unico e completo.

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Pasta tra estate e autunno

Uno dei lati positivi di dover percorrere qualche km prima di arrivare a casa è sicuramente avere del tempo per pensare alla cena, se puoi ci aggiungi qualche rallentamento il tempo aumenta.

Una fortuna quando arrivi in paese è avere un punto di riferimento dove trovare tutto quello che ti serve per realizzare la ricetta che hai pensato.

Martedì vedo sulla pagina Facebook di Gastronomia Macelleria Melotto un nuovo arrivo, pasta La Torre 100% Italiana. Pasta fresca di semola di grano duro, un’azienda che da tre generazioni tutte al femminile produce una pasta fresca prestando molta attenzione alle materie prime.

Questo significa creare un rapporto di fiducia con i piccoli produttori, commercianti, trovare quello che ti serve e avere la certezza della qualità, perché sai già che i prodotti che trovi sono stati scelti per te con la massima cura.

Per prima cosa penso agli ingredienti, nel banco verdura vedo le ultime zucchine della stagione, ma vedo anche uno degli ortaggi simbolo dell’autunno la zucca. e di aggiungere della pancetta stufata che ne pensi?

Manca solo la pasta, tra i vari formati scelgo i Cicatelli Pugliesi, lisci ma con qualche insenatura che dona ruvidezza, adatta a catturare la crema di zucca con cui voglio mantecare la pasta.

Ingredienti per 4 persone:

  • 360 gr di Cicatelli Pugliesi
  • 250 gr di zucca delica pulita
  • 1 zucchina di medie dimensioni
  • 2 fette di pancetta stufata spesse 5 mm
  • 80 ml di panna di riso
  • Olio evo
  • 1 scalogno
  • Sale
  • Pepe nero

Procedimento:

Per prima cosa puliamo la zucca levando la buccia, lava la zucchina e tagliala a cubetti, affetta la pancetta a fettine sottili, sbuccia e trita lo scalogno.

Metti a bollire una casseruola con abbondante acqua salata, Quando l’acqua inizia a bollire versa la zucca tagliata a pezzettoni, fai bollire qualche minuto.

In una padella fai scaldare un filo d’olio e fai soffriggere lo scalogno, aggiungi la pancetta e fai rosolare, aggiungi le zucchine e fai cuocere 5 minuti aggiustando di sale, devono restare croccanti.

Scola la zucca e nel boccale del frullatore a immersione frulla assieme alla panna di riso, puoi utilizzare anche panna di latte vaccino, indubbiamente meno leggera della panna di riso.

Versa la pasta nell’acqua bollente, fai cuocere per 5 minuti, scola e salta in padella con la crema di zucca, pepe nero e per finire pancetta e zucchine.

Ricetta di Gusta de Gusta Blog

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Vitello tonnato Sous Vide

Nell’appuntamento di oggi con il nostro blog di ricette, vi proponiamo la ricetta del Vitello Tonnato con cottura Sous Vide offertaci da Gusta de Gusta Blog

Buona lettura e se vi va, fateci sapere cosa ne pensate!!!

Ricetta :

Il vitello tonnato ricetta di origine Piemontese di inizio 700 tra le più replicate in cucina, e anche oggetto di discussione come tutte le ricette che hanno una storia alle spalle.

Piatto molto old style anni 80, tante certezze per questo piatto, ad esempio la maionese nella salsa non ci va!!!

Origine di questa ricetta il connubio mare e monti, infatti già nel 700 in Piemonte erano presenti acciughe e capperi importati di contrabbando, il tonno arrivo poi in un secondo momento.

Che dire parlare di ricetta mare e monti suona vecchio oggi come negli anni 70 e 80, anni d’oro per questo piatto, ma a quanto pare la cosa è ciclica come nella moda.

Per il vino sono voluta rimanere nel territorio con Langhe Doc Bric Amel Marchesi di Barolo un vino fresco, sapido ma leggero, uve Arneis e Chardonnay, a cui aggiungere uve Sauvignon a bilanciare il tutto e regalare una nota di dolcezza.

Vino ricavato con una pressatura soffice e successiva fermentazione in acciaio, un vino dal colore giallo paglierino scarico, note fruttate di pesca ed albicocca bilanciate da sentori erbacei.

Immagino una sera estiva, amiche, un piatto unico come solo il vitello tonnato sa essere, e questo vino delicato.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg di girello di vitello Macelleria Melotto
  • 3 foglie di alloro
  • Sale
  • Pepe bianco
  • Noce di burro

Per la salsa:

  • 3 uova sode
  • 150 gr tonno sottolio sgocciolato
  • 8 acciughe
  • Fiore di cappero qb
  • Brodo di cottura

Procedimento:

Chi mi segue sa che utilizzo spesso la cottura sous vide, ovvero cottura sottovuoto a bassa temperatura, lo dico con piacere un metodo di cottura che sta prendendo piede anche nelle cucine casalinghe.

Tanto che negli ultimi anni sono stati pensati forni adatti a questo tipo di cottura.

Iniziamo dal vitello, fai sciogliere in una padella una noce di burro, aggiungi alloro e fai rosolare il girello su tutti i lati, leva dalla padella e fai raffreddare, se sei fortunata usa l’abbattitore.

Trasferisci il girello in un sacchetto per sottovuoto adatto per cottura assieme alle foglie di alloro, sale e pepe, sigilla e fai cuocere a temperatura controllata a 60° per 6 ore.

Trascorse le 6 ore abbatti il girello in acqua e ghiaccio, o se sei fortunata come prima in abbattitore.

Prepara la salsa, nel boccale del frullatore a immersione aggiungi le uova sode a pezzi, le acciughe, circa 10 fiori di cappero e il tonno, inizia a frullare.

Apri il sacchetto in cui hai cotto il vitello e versa il liquido di cottura/brodo che si sarà creato in una ciotola, aggiungi il brodo gradualmente alla salsa in modo graduale.

Continua a frullare fino ad ottenere consistenza desiderata, taglia il vitello a fette sottili, guarnisci con la salsa e qualche fiore di cappero.

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